È con la cronaca del Natale 1945 a Valle di Colorina, scritta da Suor Maria della SS. Trinità, Ancella di Gesù Crocifisso, che desideriamo augurarvi un Santo Natale.
Gennaio 1946
Quanto è bello iniziare l’anno ai piedi di Gesù, quanto è bello abbandonarsi al Suo divino beneplacito, sicuri che tutto quello che potrà capitare è permesso da Lui che ci è Padre tenerissimo.
Si ha in tal modo la forza di affrontare anche l’oscurità di questi anni pieni di incognite. La guerra è finita, ma non si può ancora respirare liberamente, gli uomini sono ridiventati barbari e infuriano contro i loro fratelli; la fame, altro flagello, si delinea lugubre e dolorosa per molti e la Fede illanguidisce nei popoli. Anche Valle regala al suo Pastore tanta trascuratezza e tanta ingratitudine, per gli innumerosi doni del Signore, che lo fanno veramente agonizzare.
Ci vuol tutta la costanza del Rev.mo Padre per continuare a gettare la semente, con infaticabile ardore in questa arida terra, ma il Rev.mo Padre non lavora per sé, lavora per il Signore e vuol che i suoi figli prendano esempio non fidando mai ad altro che alla gloria di Dio.
Le parole di Suor Maria della SS. Trinità sembrano descrivere la situazione in cui il mondo oggi si trova. Chiediamo la Grazia al Signore, in questo anno giubilare, di tornare a Lui per riscoprire la bellezza di essere una solo cosa con Lui e per Lui.
Il 24 dicembre Papa Francesco con il rito dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, segnerà l’inizio del venticinquesimo giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica.
Il 2025 sarà quindi un anno benedetto per l’intera Chiesa, in movimento nella fede, sostenuta dalla speranza che non tradisce.
In questo nostro mondo, afflitto da notizie di conflitti, disastri naturali e da innumerevoli altri mali, risuoni attuale la “buona novella” proclamata dagli angeli e dai pastori a Betlemme: “Oggi è nato per noi il Salvatore!” (Salmo 95).