Carissimi/e,
uno dei momenti più significativi del mese di ottobre rimane la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale di domenica 20, giunta quest’anno alla 98° edizione.
La Giornata Missionaria Mondiale 2024 trova il suo principale riferimento tematico nel messaggio di Papa Francesco che porta il titolo “Andate e invitate al banchetto tutti“.
Il Papa ci dice:
«Cari fratelli e sorelle!
Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho tratto il tema dalla parabola evangelica del banchetto nuziale (cfr Mt 22,1-14). Dopo che gli invitati hanno rifiutato l’invito, il re, protagonista del racconto, dice ai suoi servi: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze». Riflettendo su questa parola-chiave, nel contesto della parabola e della vita di Gesù, possiamo mettere in luce alcuni aspetti importanti dell’evangelizzazione. Essi si rivelano particolarmente attuali per tutti noi, discepoli-missionari di Cristo, in questa fase finale del percorso sinodale che, in conformità al motto “Comunione, partecipazione, missione”, dovrà rilanciare la Chiesa verso il suo impegno prioritario, cioè l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo».
Leggi il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2024
Anche noi, amici ed amiche dell’Opera don Folci, desideriamo condividere tale spirito, in forza del carisma del Fondatore che voleva un’Opera ‘interplanetaria’.
E anche quest’anno desidero proporvi fraternamente e condividere sinceramente la testimonianza bella, chiara e toccante, che don Giuseppe Noli ha fatto pervenire alla nostra Comunità Pastorale di Casatenovo. Il sacerdote è nostro ex-alunno di Valle e da parecchi anni è ‘fidei donum’ della diocesi ambrosiana prima in Perù (1989-2003), poi in Haiti (2003-2015) e ora in Niger.
L’ascolto delle vite dei missionari risvegli in ciascuno di noi il grande desiderio di Dio: fare dell’umanità una sola grande famiglia.
UNA LETTERA DAL NIGER
Da un mese sono ritornato in Niger dopo aver passato due mesi con molti di voi in Italia.
Immerso ormai nel contesto nigerino, nel frattempo diventato più difficile e perciò più pericoloso a causa del terrorismo e dell’aumento del costo della vita, sento il desiderio di condividere con voi quello che ho dentro.
La parola che ha il primo posto nella vita e nella giornata delle persone nigerine è GRAZIE. Si comincia alle cinque del mattino per terminare alle otto di sera dicendo grazie a Dio, Allah, per la
vita, per il vivere e il convivere, cioè il vivere insieme, al di là del come si vive insieme, d’altronde siamo l’umanità. Ciascuno poi dice il suo grazie per tutto il suo vivere personale di ogni giorno ed è per questo che anch’io partecipo della pioggia di grazie di ogni giorno, perché condivido la vita del popolo e perché ci siete voi che ci accompagnate.
In tutti i grazie che dico, che ascolto, che sprizzano dagli occhi anche bagnati da lacrime o velati da silenzi estasiati, ci siete anche voi. Vi invito perciò a sentire ogni giorno, anche solo per un istante, il GRAZIE che viene dal Niger per ciascuno di voi così da rasserenarvi ed essere contenti, perché qualcuno, anche se non conosciuto e lontano, guarda al suo domani con speranza, per merito
vostro.
Una seconda parola che ha bisogno di emergere, di farsi strada fino a diventare urgente e necessaria è ORIZZONTE.
Non si cammina senza una meta, non si vive senza un orizzonte da raggiungere; siamo preoccupati e interessati a fare e a come fare i passi, la conseguenza è che si dimentica la ricerca del perché fare il passo, ecco perché l’orizzonte si offusca fino a sparire.
Un tempo si diceva: “vivere con e per ideali”; oggi si dice: “tutto e subito”, “usa e getta”, “cosa ci guadagno?”. Così l’orizzonte non c’è più e la vita diventa virtuale. Giustizia, verità, onestà, responsabilità, solidarietà sono parole udite e magari anche pronunciate perché diventino vita.
Ecco, allora l’orizzonte riappare, si illumina, affascina e l’uomo di nuovo incomincia a vivere. È una prospettiva, un cammino per tutti gli uomini e, per chi conosce e ha incontrato Gesù Cristo, è l’unica e la vera vita da vivere. Anche in Italia l’uomo cerca ha bisogno, ha sete, ha voglia di orizzonti di vita; ecco lo stimolo per riprendere a vivere che viene dal Niger per ciascuno di noi.
Vi saluto, grazie da Niamey.
Don Giuseppe Noli
17 luglio 2024
Stampa la testimonianza di don Giuseppe Noli
In amicizia
(Silvano Magni – Presidente Associazione ex-alunni e amici Opera Don Giovanni Folci)