Milano, 27 novembre 2009
Carissimi Confratelli.
Domenica prossima, 29 novembre, ricorre l’83° anniversario di Fondazione della nostra famiglia spirituale, fondata da Don Folci proprio il 29 novembre 1926, con l’arrivo a Valle delle prime quattro signorine che formeranno le Ancelle di Gesù Crocifisso. È l’occasione per pregare il Signore affinché ci aiuti a tener vivo e sviluppare il carisma di Don Folci a favore dei sacerdoti dall’alba al tramonto.
Nell’Anno Sacerdotale siamo ancor più esortati ad unire le nostre preghiere per chiedere il dono di sacerdoti santi e di numerose vocazioni per la Chiesa e per l’Opera. Facciamolo, se possibile, con una preghiera corale, vespri o adorazione eucaristica, in attesa di incontrarci a dicembre, prima di Natale, per vivere insieme un momento di preghiera e fraternità. Personalmente domenica pomeriggio sarò a Como per recitare i Vespri insieme alle nostre suore.
Vi lascio con una lettera scritta da Don Folci a Don Carlo Alfieri il 23 dicembre 1952. La trovo attuale anche per la nostra missione di sacerdoti del 2009! Un caloroso abbraccio a tutti voi.
Don Angelo
Lettera di Don Giovanni Folci da Loano il 23-XII-52
In Domino,
speravo poter scrivere prima e a modo mio. Non mi è stato possibile. Gli auguri però e le vicendevoli benedizioni vorrei fossero a uno stesso scopo. Accanto alla povertà del bambino Gesù, alla Sua umiltà e al Suo amore alla volontà del Padre, esaminarci, studiarci. Sono le virtù dell’eterno sacerdote, di Colui che chiama ed educa e forma all’apostolato. Noi non chiamiamo, (ma) studiamo le vocazioni e le dobbiamo formare copie del Maestro. Una scuola soprannaturale, la nostra; la convinzione che senza una vita perduta in Dio e vivente le virtù di Cristo, vana sarà ogni nostra fatica. Nessuna intenzione di novità o di riforma, ma lo sforzo di vivere e di far vivere, e dentro e fuori di noi, il vero Sacerdozio di Gesù Crocifisso che è sacrificarsi per dar Dio alle anime. Gesù, dalla Sua culla, questo c’insegna, questo c’inculca, dal Suo esilio in Egitto, nella Sua vita d’operaio a Nazareth. La Sua vita apostolica è un inno continuo alla Povertà, all’Umiltà e all’Amore alla volontà del Padre. Solo questa rivissuta santità sacerdotale, farà di noi i veri preti moderni, quelli che disarmano i peccatori, confondono i cattivi e portano alla perfezione i buoni. Che l’Immacolata ci ottenga dal Suo Gesù di capire così la nostra missione, di amarla e viverla ad ogni costo. Vi benedico!
In Cristo
il Padre.